giovedì 18 dicembre 2014

Organizzare il tavolo per la raccolta firme

Per organizzare un tavolo presso cui raccogliere firme per la proposta di legge di iniziativa popolare bastano soltanto due semplici passi.

Passo 1 – Il preavviso alla Questura
Fare un tavolo con 2 o più persone in luogo pubblico - anche quando preveda comizi o conferenze stampa introduttive - non richiede alcuna autorizzazione da parte degli organi di Pubblica Sicurezza (Questura).
E’ però necessario, tre giorni prima dell’effettuazione, darne preavviso scritto (utilizzando il Modulo di Preavviso Pubbliche Riunioni scaricabile su www.eutanasialegale.it/materiali).
La mancanza del preavviso non determina automaticamente il divieto di effettuazione del tavolo. Sono previste però delle sanzioni.

Passo 2 – Richiedere l’autorizzazione per l’occupazione di suolo pubblico
Per installare un tavolo in una pubblica via o piazza è necessario chiedere al Comune l’autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico indicando nella richiesta il giorno (o il periodo dal… al…), l’orario, la superficie occupata e l’esatta ubicazione del tavolo. Si deve tenere presente che, in base alla legge n. 549 del 28 dicembre 1995, se lo spazio è inferiore ai 10 m quadrati non si paga la relativa tassa dato che con questa propostasi  sta portando avanti un'iniziativa politica (Legge n. 549 del 28 dicembre 1995 - art. 3 comma 67: “Sono esonerati dall’obbligo al pagamento della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche coloro i quali promuovono manifestazioni od iniziative a carattere politico, purché l’area occupata non ecceda i 10 metri quadrati.”).
Alcuni Comuni, però, fanno pagare le marche amministrative.
L’autorizzazione - apposta anche il calce alla domanda - deve essere portata al tavolo perché può essere richiesta dai Vigili Urbani.

Cosa serve?
1. Il Tavolo, i volantini e i manifesti. Procuriamoci uno o più tavoli sufficientemente grandi da permettere a più persone di scrivere contemporaneamente, tenere materiale (volantini, ecc.) della campagna.
CONSIGLIO: Il tavolo deve essere adeguatamente addobbato per rendere visibile cosa si sta facendo anche da lontano. Su questo punto usate la fantasia: dai manifesti con uno slogan (da stampare o da fare con cartoncino e pennarello), alle bandiere da attaccare al tavolo stesso e intorno.
2. I moduli. Al tavolo di raccolta firme dobbiamo portare i moduli precedentemente vidimati.
3. Le penne. Dobbiamo portarne in numero elevato.
4. La scatola per la raccolta dei contributi. Sul davanti scrivete “Contributi”. E’ importante, infatti, chiedere a ogni cittadino un contributo. Vinti i primi timori, vi accorgerete che i cittadini apprezzano questo modo di fare e che, nella maggioranza dei casi, sono contenti di sostenere le iniziative che condividono. Alle persone che sembrano più interessate, chiedete se è possibile chiamarle per farvi aiutare al prossimo tavolo o iniziativa: non dimenticate di farvi lasciare il numero di telefono o l'email con la relativa firma per la privacy!
5. Le ricevute di versamento volontario ovvero di adesione. Per contributi superiori ai 25 euro dovrete lasciare una ricevuta che poi dovrete recapitarci insieme alle firme raccolte.
In allegato trovate il modulo da stampare come ricevuta di contributo o iscrizione.
6. L’autorizzazione per l’occupazione del suolo pubblico.
Dove fare il tavolo? Buona è la tradizione di fare un tavolo nelle zone centrali delle città, dove nei giorni del fine settimana la maggior parte delle persone si riunisce per fare shopping (vie commerciali, mercati ecc.) e partecipare ad occasioni culturali e ricreative.
In taluni casi sarà importante accordarci, prendendo contatto con gli organizzatori dell’evento su come svolgere e sino a dove ci è consentito svolgere la nostra attività di raccolta firme.
Ogni volta che organizzi un tavolo di raccolta firme ricordati di informarci  perché ogni evento sia pubblicato sul blog che è gestito da Carlo Berini.

Indirizzi: lexsintirom@gmail.com –  carlo.berini@sucardrom.eu

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